Fig. 30 - La prora dell'A. L. 3 "Olimpico" Si nota il tubo di "Pitot" per l'indicatore della velocità. (Foto M. Galimberti)	Fig. 33 - Il veleggiatore polacco "Orlik" a Sezze nel 1939 durante la prova per la scelta del monotipo olimpico. (Foto M. Galimberti)

 

Fig. 34 - Versione modificata del "Mü 17" con installazione del carrello retrattile. La fusoliera è in tubi d'acciaio. (Foto M. Galimberti)	Fig. 35 - Il C. V. V. 5 "Papero" derivato dal "Pellicano". (Foto E. Vaghi)

 

Fig. 37 - Il "Papero" viene condotto in linea di volo. Si nota chiaramente la sistemazione della monoruota fissa dietro il pattino carenato. (Foto M. Galimberti)	Fig. 40 - Il C. V. V. 3 "Arcore", velivolo che ha forse il maggior numero di vittorie in gare nazionali. (Foto E. Vaghi)

 

Fig. 42 - Il tedesco "Habicht" aliante espressamente studiato per l'acrobazia. (Foto M. Galimberti)	Fig. 44 - L'acrobatico "Sparviero" ottimo anche per il veleggiamento. (Foto E. Vaghi)

 

Fig. 47 - Il noto Goppingen 3 "Minimoa" sul campo di Vienna durante le gare dei Giochi mondiali universitari del 1939. In secondo piano l'italiano "Turbine" (Foto M. Galimberti)	Fig. 50 - Lo svizzero "Spyr IV" con i diruttori aperti.

 

Fig. 52 - Il Rheinland dalla caratteristica fusoliera. (Foto E. Vaghi)	Fig. 53 - Particolare della prora del Rheinland dove si nota la disposozione degli strumenti e la ruota retrattile. (Foto M. Galimberti)

 

Fig. 55 - Il monoposto "Cat. 28" veleggiatore ad alte caratteristiche. (Foto E. Vaghi)	Fig. 59 - La snella sagoma del "Turbine", veleggiatore dall'elevato allungamento alare. (Foto G. L. Della Torre)

 

 

continua...

 

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