RITRATTO ROBERT KRONFELD,
UN AUTENTICO PIONIERE
In occasione dei prossimi Campionati del Mondo (1990 ndr), La Coppa Robert Kronfeld sarà assegnata per la prima volta, in omaggio a quello che fu il grande pioniere austriaco, detentore di diversi record del mondo, e che fece realmente progredire il volo a vela in maniera considerevole
-------- di Jean Molveau --------
Robert Kronfeld
è nato il 5 maggio 1904 a Vienna. Ma la sua salute delicata lo fece molto presto inviare in Olanda, per respirare l'aria marina... E' stata del resto questa sua condizione che l'ha fatto decidere, all'età di 14 anni, di lanciarsi nella pratica sistematica di uno sport. All'epoca, non si nutriva una passione smodata per l'aviazione, e quindi durante gli studi tecnici a Vienna, praticò l'alpinismo e la canoa. Solo nel 1927 entra nell'Aero Club Austriaco, che aveva creato una sezione per i giovani, ed è subito inviato per uno stage alla Rhön (in Germania), che è già la mecca del volo a vela. Questo corso per neofiti è organizzato dalla Rhön-Rossiten-Gesellschaft (RRG, fondata nel 1924), di cui Walter Georgii, professore di meteorologia all'università di Darmstadt e futuro fondatore dell' ISTUS (antenato dell'OSTIV, Organismo Scientifico e Tecnico Internazionale del Volo a Vela), è direttore dell'istituto di ricerca. La RRG è ugualmente responsabile dello studio di diversi alianti sotto la bacchetta del grande ingegnere Alexander Lippisch. In pochi giorni, il giovane Kronfeld ottiene i brevetti A e B, poi il C nel dicembre 1927, realizzando un volo di più di un'ora, performance ancora eccezionale all'epoca. Oramai la passione del volo a vela non lo lascerà più, e ritorna alla Rhön l'anno successivo, al fine di seguire uno stage di perfezionamento. Ancora successi, poiché realizza un volo di 7 ore e 54 minuti, il più lungo di tutta la stagione 1928. Alla fine dello stage, gli viene domandato di restare addirittura come istruttore.
Successione di recordIl 6 agosto 1928, Robert Kronfeld marca una pietra miliare nella storia del volo a vela. Nella zona della Rhön, decolla coll'elastico, con un prototipo del "Professore" progettato da Alexander Lippisch e battezzato "Rhöngeist" (Spirito della Rhön). Su di un'idea di Lippisch e di Georgii, egli porta un variometro, in una piccola scatola: è una novità! Lanciato lungo il pendio, constata che si può salire ulteriormente approfittando del passaggio dei cumuli, ed ha l'idea di girare in tondo al di sotto di queste nubi. Kronfeld è anche il primo volovelista a riuscire nello sfruttamento delle correnti ascendenti, spiralando all'interno delle colonne di aria calda. Il fenomeno di convezione, scoperto casualmente dallo sventurato Willy Leusch con il "Weltensegler" nel 1921 (vedere Vol a Voile Magazine n° 28), non aveva potuto essere spiegato ed analizzato dopo allora.
Walter Georgii è uno di quelli che si felicitarono con Kronfeld al suo atterraggio, dichiarando che "lui era il primo ad eseguire un volo con le nubi nel luogo di un volo da pendio a pendio". Questa performance ha una grande risonanza nel mondo di quello che allora si chiamava il "volo senza motore", e si comincia a percepire che le distanze sono oramai progettabili e si affrancano dal volo di pendio.
Robert Kronfeld pensa che il record di distanza, detenuto da Nehring, con un volo di pendio, è alla sua portata. Il 15 maggio 1929, pilotando il "Wien" studiato da Lippisch e costruito dalla Kegel Segelflugzeugbau a Kassel, atterra a 102,2 Km dal punto di partenza, avendo effettuato il percorso in volo di pendio intercalato con l'utilizzazione delle termiche. E' il primo ad aver oltrepassato i 100 Km in volo a vela, conseguendo anche il premio offerto da un grande giornale tedesco. E durante il decimo Concorso della Rhön, dal 18 luglio al primo agosto, Kronfeld si aggiudica successivamente quattro record del mondo: due di distanza, prima di 142,47 Km poi di 149,42 Km e due di altitudine, con 2281 m e poi 2589 m su di un fronte temporalesco. Viene proclamato vincitore del concorso, e gli è attribuita nello stesso tempo la Coppa Hindenburg. E' anche il primo a volare in alta montagna, con una durata di 31 minuti nelle Alpi, nell'inverno 1929. Per Kronfeld, è la celebrità.Nel maggio 1930, la RRG lo invia con il suo "Wien" per portare il verbo del volo a vela nell'altro lato della Manica. Esegue in particolare un volo di 80 km lungo le colline dei Downs. La tournée è trionfale. Ma, appena rientrato in Germania, si aggiudica sempre col suo "Wien", un altro record del mondo in occasione dell'undicesimo Concorso della Rhön, coprendo 164,8 Km ed arraffa per una seconda volta la Coppa Hindenburg! Forte della sua considerabile esperienza, esercita la sua attività d'istruttore, e crea il "Wander Zirkus" sorta di scuola itinerante (letteralmente "circo viaggiante"), Centro dell'Haut Niveau ante litteram! Ha scritto un libro insegnando il suo metodo: tradotto in parecchie lingue, "Il volo a Vela" di Kronfeld è un classico. E' anche l'ambasciatore del volo senza motore, effettuando durante circa due anni dei voli di dimostrazione - portando dei passeggeri - In Inghilterra, in Francia in Austria ed in Norvegia. Il 20 luglio 1931, conquista il trofeo del Daily Mail, costituito da un premio di 1000 Sterline, attraversando la Manica nei due sensi. Parallelamente, sperimenta la tecnica del lancio col verricello, di cui è il pioniere.
Nel 1932 Kronfeld partecipa al suo ultimo Concorso della Rhön, e termina in terza posizione, non senza avere sfuggito di poco la morte. Il 22 luglio, infatti, ai comandi dell' "Austria" (l'aliante monoposto, il più grande mai costruito, con 30 m di apertura, studiato dal Dr. Küpper dell'Akaflieg di Monaco), perde il controllo della macchina volando in nube e deve lanciarsi col paracadute, con l'aliante che lo sfiora durante la caduta.
D'origine ebrea, la politica razziale ed antisemita del nascente Terzo Reich, non gli permette di ripresentarsi al Concorso della Rhön dell'anno seguente. Ed abbandona così sempre più la Germania per l'Austria. Durante l'Anschluss, nel 1938 (la riunione dell'Austria alla Germania), preferisce emigrare in Gran Bretagna e domandare la nazionalità britannica, che ottiene nel 1939. Quando scoppia il secondo conflitto mondiale, va sino in fondo ai suoi impegni: difende la sua nuova patria e termina la guerra con il grado di Squadron Leader della Royal Air Force.
A pace ritrovata, resta in Inghilterra come pilota collaudatore tutto dedito ad un progetto di un apparecchio di sua concezione. Disgraziatamente, il 12 febbraio 1948, durante una prova di vite dell'ala volante a reazione del De Havilland DH 108, c'è l'incidente. Robert Kronfeld soccombe alle sue ferite, in una fine così tragica che prematura...
Con lui scompare uno di quelli che hanno realmente costruito il volo a vela. Si potrebbe contemporaneamente dire che fu verosimilmente il primo volovelista della storia, lui che primo ha utilizzato le correnti ascendenti per volare come gli uccelli...
Da Vol a Voile Magazine n° 30
tradotto da Giancarlo Bresciani