"CORSIVO" del gennaio 1995
L'estate scorsa, a casa dell'amico Sergio Sangiorgi, a Fayence mi è stata affidata una copia con dedica autografa del libro "Kronfeld on gliding and soaring" di Robert Kronfeld. Con preghiera di restituirla, al mio ritorno, l'estate successiva di persona, senza quindi affidarla, per ovvie ragioni, a vettori vari. Mi sono sentito molto gratificato per la prova di fiducia che Sergio mi ha in questo modo mostrato. Si tratta di una edizione in lingua inglese ed all'interno, come segnalibro, c'era una pagina non a caso strappata da un Vol a Voile Magazine, penso del 1989, perché è un articolo di Jean Molveau su : "Robert Kronfeld, un autentico pioniere". Dove ci si dice chi era Robert Kronfeld e che cosa ha rappresentato per lui e soprattutto per noi il volo a vela ; dico per noi perché, per rendersene conto, basta poi leggere qualche pagina di questo suo libro (vero e proprio documento storico sul volo a vela) scritto negli anni trenta dove ci si parla di una stupefacente miscela tra entusiasmo, tecnica, forza di volontà, scienza, coraggio, desiderio di esplorare il mondo dell'aria ecc. ecc. tale da consegnarci su di un vassoio d'argento il volo a vela moderno di cui noi oggi godiamo. Intendiamoci le intuizioni fondamentali sono di allora e solo leggendo quello che Kronfeld scriveva circa sessanta anni fa si può essere consapevoli di quanto tutto sia attuale o per meglio dire quale sia lo splendido collegamento che ci lega a questi pionieri.
Non mi sono curato di sapere o di cercare se esisteva già una edizione in italiano del libro di Kronfeld e così, per essere sicuro di una mia lettura attenta, ho incominciato a mettere per iscritto nella nostra lingua quanto andavo in inglese leggendo... così ho mandato, una volta finiti e riveduti i primi due capitoli all'amico Lorenzo se non altro per lui pur essendo consapevole che la loro lunghezza esula dagli spazi disponibili sul nostro Volo a Vela. Tempo permettendo, continuerò in questa traduzione, e man mano manderò qualche capitolo a Lorenzo, perché ritengo comunque giusto che una copia resti almeno negli archivi della nostra cinquantenaria rivista.
Nel secondo capitolo si cita un brano del Faust di Goethe : mi perdonino i puristi per avere tradotto in italiano dall'inglese la traduzione in inglese di un autore tedesco... io sono il primo a considerarla una cosa blasfema... ma non conoscendo la lingua di Goethe e non avendo tempo per fare ricerche di una traduzione diretta ed autorevole accontentiamoci di questa...
Spero che chi avrà modo di leggere questi due capitoli, provi anche solo una minima parte delle emozioni che io traducendo ho provato.Giancarlo Bresciani
PS
Pensierino al pozzo dei desideri : Mi piacerebbe tanto che i nostri attuali campioni scrivessero (di più), e con la stessa dovizia di particolari e lo stesso impegno su se stessi e sulle loro esperienze in maniera globale così nulla andrebbe perso per chi ci seguirà, non sarebbe certo tempo sprecato... è più facile dimenticare una classifica che un bel libro... Ma è più gratificante la gloria nel presente o quella nei posteri ?